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Data di pubblicazione 4 ago 2025

Stai affondando?

Data di pubblicazione 4 ago 2025

Audio per uomini

Audio per donne

“Gesù, ti prego… vieni sulla mia barca che affonda.”

È una preghiera semplice. Quasi infantile. Eppure, spesso è tutto ciò che riusciamo a dire, quando le acque salgono e il cuore si stringe.

Forse oggi è uno di quei giorni. Di quelli in cui la vita si trasforma in tempesta. In cui tutto sembra sfuggire di mano. Giorni in cui la paura bussa prima della speranza, e la fatica sembra più reale della fede. Sono i giorni in cui diciamo: “Non ho tempo per pregare”. Eppure, proprio in quei momenti, la preghiera è l’unico rifugio.

Anche i discepoli, uomini che avevano appena assistito a un miracolo – pane e pesci moltiplicati, folle saziate, occhi colmi di stupore – si trovarono a tremare nella notte. La barca ballava sulle onde del lago. Il vento urlava. La riva sembrava troppo lontana.

E mentre loro lottavano con i remi e con la paura, Gesù si avvicinava. Camminava sull’acqua. Silenzioso, determinato, divino. Ma i loro occhi, offuscati dal timore, non lo riconobbero. Allora Lui parlò. E la Sua voce ruppe il frastuono: “Non abbiate paura!” (Matteo 14:27)

Pietro, con un coraggio misto a incoscienza, fece il primo passo sull’acqua. Per un istante, credette. Poi guardò le onde, e il cuore vacillò. Cominciò ad affondare.

Gridò: “Signore, salvami!”

E la mano di Gesù fu lì. Tesa. Forte. Presente. Lo sollevò. Lo guardò e sussurrò: “Perché hai dubitato, uomo di poca fede? Fidati di me.” Poi salì con lui sulla barca. E la tempesta tacque. (Matteo 14:30–32)

Forse anche tu credi… ma le onde, a volte, sembrano più reali del Salvatore. Ecco perché hai bisogno di tempo con Lui. Perché la tempesta non ti risparmia, ma la Sua presenza può calmare il tuo cuore nel mezzo del fragore.

I tuoi occhi, fissi su di Lui, troveranno quiete anche quando il mondo attorno grida.

Grazie di esistere!

Déborah Rosenkranz
Autore

Autore, cantante e compositore... e semplicemente qualcuno per cui TU conti profondamente!