"Non c'è più nulla di buono in me"

È questo ciò che credi di te stesso, amico? Ci sono state tante cose che sono andate storte nella tua vita, o forse hai fatto, proprio di recente, cose che ti hanno spaventato?  

La domanda importante ora è: "Ti stai nascondendo perché non c'è più nulla di buono in te o nella tua vita?". Oppure ti rivolgi a Colui che ti trova ancora buono e vuole ancora donarti un buon futuro, anche se ora non riesci a crederci?  

Mi piace quello che dice Isaia:  "Così parla il Signore: come quando si trova del succo in un grappolo, si dice: non lo distruggere, perché lì c’è una benedizione, così farò io, per amore dei miei servi, e non distruggerò tutto" (Isaia 65:8)  

Oppure, come dice un'altra versione: "Non rovinarla; c'è una benedizione in essa!" (Isaia 65:8 SCH2000). 

Tu sei quell'uva, amico! E c'è ancora qualcosa di buono in te! Qualcosa che diventerà una benedizione per molti se ora non ti arrendi e smetti di nasconderti!  

Se hai dato la tua vita a Gesù, puoi essere certo che LUI ora vive in te! Il Signore ti dice: "Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza." (Geremia 29:11)  

Poiché Lui vive in te, il bene vive sempre in te!  

Che cosa devi fare? Te lo dice il versetto che segue:  

"Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore." (Geremia 29:13)  

Non scappare più! amico non nasconderti dalla Sua presenza, perché:  

"Il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito. Molte sono le afflizioni del giusto, ma il Signore lo libera da tutte. Egli preserva tutte le sue ossa; non se ne spezza neanche uno." (Salmo 34:18-20) 

Forse non hai ancora dato consapevolmente la tua vita a Gesù. Se è così, puoi farlo con una breve preghiera questa mattina:  

"Gesù, io, amico ho bisogno di Te!  

Grazie per il tuo sangue, che hai versato anche per me e che mi libera da ogni mia colpa.  

Ti do la mia vita. Sì, ora sono un figlio di Dio. 

Amen". 

Déborah Rosenkranz

Grazie di esistere!