Dio sta indugiando?

Hai mai dovuto aspettare? In una sala d’attesa dal medico, dal parrucchiere, o al ristorante… All’inizio pensi: “Va bene, ci vorrà un po’.” Poi, minuto dopo minuto, la pazienza comincia a svanire. Troppo tempo, troppe persone, troppo silenzio. Vorresti solo alzarti e andartene.

L’attesa può sembrare una perdita di tempo ma con Dio, non lo è mai.

“Egli ha fatto ogni cosa bella a suo tempo; ha perfino messo nei cuori degli uomini il pensiero dell’eternità, senza che l’uomo possa capire l’opera che Dio compie dal principio alla fine.”(Ecclesiaste 3:11)

Tra la promessa e il suo compimento c’è sempre un tempo di mezzo. Un tempo che ci logora, che ci mette alla prova, che ci spinge a chiederci: “Mi ha dimenticato? Perché non risponde? Forse non verrà più?”

Ma la risposta è chiara e dolce come una carezza: no, Dio non ti ha dimenticato.

Non si prende gioco di te, non sta ritardando per capriccio, non sta ignorando la tua preghiera.Sta solo lavorando in te, per te, e attraverso di te.

L’attesa non è una punizione, è parte del processo. È la stanza in cui Dio modella il tuo cuore,affina il tuo carattere e prepara la tua forza per ciò che verrà.

È lì, nel silenzio della sala d’attesa spirituale, che impari a riconoscere la Sua voce tra mille altre, a discernere il Suo passo leggero, a fidarti del Suo tempo perfetto.

E quando la porta finalmente si apre, quando il cielo dice: “È ora”, ti accorgerai che quell’attesa non era tempo perduto, ma tempo prezioso, speso per diventare la persona pronta a ricevere la promessa.

Aspetta con pace e fiducia. La promessa divina sta arrivando. E quando arriverà, capirai che non era in ritardo ma era esattamente in orario.

Grazie di esistere!