Deve per forza scuoterci?

Hai sicuramente assistito a un temporale, uno di quelli con lampi che squarciano il cielo e fanno vibrare l’aria. Qualche notte fa, durante un volo, ne ho vissuto uno come non ne avevo mai visti, neppure nei miei anni da assistente di volo.

Ogni pochi secondi, un nuovo bagliore illuminava le nuvole gigantesche. Era maestoso. Terrificante e meraviglioso insieme. E lì, sopra le nuvole, non potevo far altro che adorare:

«Mio Dio, quanto sei grande e potente!»

Ma proprio in quel momento, un pensiero mi ha trafitto il cuore: quanto poco ci vuole perché Dio dica:

«Non posso più tollerare ciò che accade sulla terra.»

Così ho pregato:

«Padre, ti prego, abbi ancora misericordia dell’umanità.

E se io ti deludo, perdonami.

Desidero appartenere a coloro che ti danno gioia.»

Ed è stato allora che ho percepito chiaramente nel cuore una risposta dolce ma ferma — parole che voglio condividere con te:

“I miei figli non mi deludono quando inciampano o cadono. Ciò che mi rattrista è quando non guardano più a Me, quando non ascoltano più la Mia voce. Déborah, anche tu hai dovuto vedere centinaia di fulmini prima di posare le cuffie e interrompere di guardare il film sul tuo telefono.

I miei figli sono così distratti: un’emozione deve seguire l’altra, sempre in movimento, sempre connessi… e io devo far tuonare il cielo perché tornino a cercarmi, perché ricordino ciò che è eterno.”

Quelle parole mi hanno trafitta e consolata insieme. Sì, siamo tutti distratti. Ogni giorno.

Ma io voglio cambiare. Voglio distogliere lo sguardo dallo schermo e rivolgerlo a Lui, a Colui che era, che è, e che viene.

“Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra.” (Colossesi 3:2)

Non lasciare che Dio debba “scuoterti” per attirare la tua attenzione. Lascia che sia la Sua presenza a catturare il tuo sguardo, ogni giorno.

Vuoi fermarti anche tu, oggi, e riconoscere la presenza di Colui che è eterno?

Grazie di esistere!