Il coraggio di essere diverso
Giuseppe di Arimatea era un membro del sinedrio ed era anche discepolo di Gesù. Lui, in entrambi i suoi ruoli, era un “diverso”...
- Non era un tipico seguace di Gesù. La maggior parte delle persone che seguivano Gesù avevano un’estrazione sociale medio-bassa e hanno lasciato tutto per seguirlo, ma Giuseppe era un uomo ricco (Matteo 27:57), rispettato e faceva parte dell’élite della società.
- Giuseppe era diverso anche dagli altri membri del sinedrio, perché era discepolo di Gesù (simile soltanto a Nicodemo) e in quanto tale, non concordava affatto con coloro che non riconoscevano Gesù come il Messia e con coloro che pensavano che Gesù fosse un bestemmiatore da condannare a morte.
Giuseppe è riuscito ad andare oltre la sua diversità. Non poteva riconoscere Gesù pubblicamente, ma era ugualmente Suo discepolo, perché aveva scoperto la verità: Gesù era, ed è, il Messia. Nonostante Giuseppe non facesse parte dei 12 e fosse molto diverso da tutti loro, era comunque un discepolo di Gesù.
Qualche volta, serve coraggio per sostenere la propria diversità, soprattutto quando è coinvolto Gesù. Accade anche a te di avere la sensazione di non essere parte integrante del tuo gruppo? È spiacevole… Ti senti ad esempio “diverso” perché sei l’unico ad amare Gesù nella tua classe? Nel tuo ambiente lavorativo? Tra i tuoi vicini di casa? È sicuramente una posizione poco confortevole, ma non puoi fare diversamente; conosci la verità e non puoi più tornare indietro. Questo ti rende diverso e mi rendo conto che ti serve coraggio per sostenere la tua posizione.
Sii forte, non scoraggiarti, lo Spirito Santo ti darà sempre tutto il coraggio e la forza di cui necessiti e se non lo sei già, diventerai sicuramente una persona che farà la differenza perché sarai in grado di influenzare al meglio tutti coloro che ti staranno accanto. Tu fai la differenza!